Bilal. Il mio viaggio da infiltrato verso l'Europa by Fabrizio Gatti

Bilal. Il mio viaggio da infiltrato verso l'Europa by Fabrizio Gatti

autore:Fabrizio Gatti [Gatti, Fabrizio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2022-03-14T23:00:00+00:00


8. James e Joseph nella camera delle torture

Lei appare bellissima. Solo un poco più pallida, per la luce al neon nell’atrio dell’ufficio dove lavora. Non mi riconosce subito. I suoi occhi per qualche istante vagano smarriti. Disorientati dalla barba lunghissima. Dal fisico dimagrito. Dalla nostalgia che mi blocca in gola qualsiasi sorriso. Si dice che ogni viaggio sia fatto di un’andata e un ritorno. Ma è solo apparenza. Perché quello che Lei rivede tornare è il corpo. La mente non è mai più passata dal punto di partenza. Così ogni notte scorrono le immagini. Affiorano gli incubi. Risuonano le voci. E la mattina le mani vanno frenetiche ad accendere il computer. Ogni mattina con la speranza di leggere la risposta alle email inviate. Messaggi in bottiglia affidati a questo mare online su cui galleggia il nuovo mondo. Poche righe per sapere dove sono Daniel e Stephen. Joseph e James. Vera, Anthony e gli altri compagni del deserto. È così che Joseph e James rompono il lungo silenzio.

Sabato 27 dicembre, 4.41 del mattino. Ciao, speriamo che tu sia tornato a casa e abbia passato un bellissimo Natale con la tua famiglia. Noi non abbiamo potuto raggiungerti a Madama, perché il camion per il quale abbiamo pagato ha avuto ancora problemi. Grazie a Dio, qualche aiuto è arrivato. Ti contatteremo quando arriveremo a Tripoli. Anche perché abbiamo bisogno di informazioni da te. Speriamo che tu abbia le nostre foto. Ti auguriamo tutto il meglio per l’anno che arriva. Ciao per ora e molte molte grazie per tutto il tempo che abbiamo passato insieme. I tuoi amici liberiani di Dirkou, Joseph e James.

Mercoledì 31 dicembre, 29 minuti dopo mezzanotte. Mio caro fratello, siamo arrivati a Tripoli soltanto ieri. Dopo essere stati torturati, minacciati, rapinati e maltrattati dai militari del Niger. Siamo stati abbandonati nel deserto a Madama e abbiamo camminato per tre giorni senza cibo e vivendo solo di acqua. Fino a quando siamo stati arrestati da una pattuglia libica. Loro ci hanno portati a Horm dove ci è stato permesso di inviare una email. Quindi siamo stati trasferiti a Tripoli e scaricati senza alloggio né cibo. Noi al momento siamo sulla strada e malati per le torture nel deserto e anche per il freddo a Tripoli. Il freddo è tanto e non abbiamo riparo. Non sappiamo dove andare. Oltre a questo, non abbiamo soldi e le barriere della lingua stanno rendendo tutto più difficile. Accettiamo ogni informazione, ogni assistenza. Siamo ansiosi di poterci rivolgere all’ambasciata italiana e agli altri uffici che ci potranno aiutare. Ma siamo senza niente. Abbiamo davvero bisogno di soldi per muoverci e mangiare. Preghiamo perché Dio ti rafforzi e benedica... Non possiamo scrivere oltre, il tempo a disposizione è esaurito. Gli auguri per un felice e prospero anno. Con tanto affetto, i tuoi fratelli liberiani Joseph e James.

Venerdì 2 gennaio, 10.37 del mattino. Ciao fratello, grazie per tutti i tuoi sforzi. Ecco l’indirizzo che puoi usare per spedire i soldi: Mahmud Kara, Malta Slima. Dovresti mandare



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